Storia di Maniglia
Gli imbocchi delle gallerie che vedrete lungo il sentiero che porta a Clot del Zors, ad un'ora e un quarto di cammino da qui, testimoniano 100 anni di attivitą mineraria. I primi sfruttamenti di talco in sotterraneo a Maniglia risalgono alla metą dell'ottocento. Inizialmente le gallerie erano anguste e pericolose a causa dei crolli,ma nel giro di qualche anno diventarono pił ampie e sicure, grazie ad un sistema di consolidamento, costituito da armature di legno. Il talco estratto era trasportato dalle donne, con gerle o slitte, fino ai mulini di Perrero, a circa 3 Km da qui, scendendo verso valle.
Il massimo sviluppo di questa miniera č intorno al 1930, quando vi lavoravano un centinaio di minatori, importanti innovazioni tecnologiche in galleria, riguardanti l'areazione e l'allontanamento delle acque sotterranee, permisero una migliore organizzazione del lavoro.
Potete vedere, pił sotto, i ruderi delle due stazioni della teleferica e la strada carrozzabile per persero, entrambe costruite in quegli anni, per risolvereA il problema del trasporto del talco. La crisi dell'attivitą mineraria colp' Maniglia a metą degli anni '60 e determinņ la chiusura definitiva della miniera nel 1968.
Struttura della miniera
Il cuore della miniera č il banco di talco. In Val Germanasca, attraversa obliquamente la valle, per con spessore che varia da alcune decine di centimetri, ad alcuni metri.Lungo il sentiero del percorso di
Scopriminiera si possono vedere imbocchi di gallerie situate ad quote diverse: sono le gallerie principali della miniera, dette di livello, che servono ad avvicinarsi al talco. Da queste partono altre gallerie, che entrano direttamente nel minerale, dette di traverso banco.
Tra i vari livelli esistono collegamenti inclinati o verticali, per il passaggio di persone, di vagonetti o di materiale, detti discenderie, rimonte, pozzi o fornelli, a seconda della loro funzione e dimensione.
Evoluzione delle tecniche: come si estraeva il talco
I primi minatori a ricercare il talco in Val Germanasca nell'ottocento, erano contadini del luogo riuniti in piccole imprese, generalmente familiari. Inizialmente estraevano il minerale in superficie o scavavano cunicoli di modesto sviluppo. Solo dalla fine dell'ottocento, si raggiunse il talco in sotterraneo: tutto il minerale trovato veniva estratto, fino a provocare il crollo della roccia soprastante. Dall'inizio del novecento, con l'avvento delle nuove compagnie minerarie, si cercņ di garantire una maggiore stabilitą nella miniera, utilizzando la tecnica della ripiena: si riempiva il vuoto lasciato dal talco con pietrame (ripiena sciolta) e, dagli anni 70, con calcestruzzo (ripiena cementata).